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I nazisti buoni ammazzano nel Donbass, quelli cattivi, invece, stanno con Ron DeSantis

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di ARTURO DOILO

Per chi ha a cuore la libertà, i nazionalsocialisti sono nazionalsocialisti, sempre. Per chi invece della libertà fa strame, i democratici ad esempio, ci sono i nazisti buoni e quelli cattivi, a seconda dell’occasione, a seconda delle convenienze politiche.

I nazisti buoni, lo ha scritto ufficialmente anche il Corriere della Ser(v)a sono, ovviamente, quelli che stanno con Zelensky, impalmato dai collettivisti di tutta Europa come “l’eroe che difende la civiltà occidentale”. Per la stampa italiana, infatti, i battaglioni Azov sono solo dei patrioti che vogliono salvare l’Ucraina dall’invasione russa. Usano svastiche, simboli ambigui, magliette nere? Vabbé, è solo una caso.

I nazisti cattivi, invece, sono quelli che sosterrebbero Ron De Santis, quattro gatti (difficile non considerare una specie di inside job la loro apparizione) che finiscono in prima pagina con tanto di bandiera azzurra che inneggia al governatore della Florida.

Si legge su “El Nuevon Herald” di Miami: «Suprematisti bianchi ed estremisti non indossano sempre tuniche bianche e bruciano croci. Non necessariamente si incontrano in sporche baracche lontane dalla società civile o manifestano in Campidoglio. Sventolano bandiere naziste sui cavalcavia delle autostrade della Florida. Hanno distribuito volantini antisemiti a Miami Beach, sede di una numerosa popolazione ebraica. Hanno dimostrato fuori dal parco della Disney (considerata dai giornalisti un faro per le guerre culturali woke e la difesa del diritto di abortire, ndr) dopo che la compagnia si è opposta a una legge statale sui diritti dei genitori che i critici hanno soprannominato “Non dire gay”. Gruppi con nomi di vario genere: “White Lives Matter”, la “Goyim Defense League” e la “New Jersey European Heritage Association”, che un tempo erano relegati negli angoli oscuri del web. Sempre più spesso, si sentono autorizzati a rendere pubblici i loro pensieri e le loro convinzioni più oscure».

Mentre i nazisti ucraini possono ammazzare vite innocenti nel Donbass, con armi fornite dagli americani politicamente corretti (e guai a denigrarli), quattro straccioni travestiti da carnevale berlinese sono il nuovo spauraccio d’America, manco si trattasse dei “nazisti dell’Illinois”.

La sintesi, insomma, per la stampa progressista è la seguente: Trump e DeSantis hanno sdoganato l’antisemitismo e l’ideologia estrema. Peccato che sia Biden, l’imperialista burattino dell’élite nazicom, ad aver riportato gli Stati Uniti in guerra!

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