di PAOLO L. BERNARDINI
Il liberalismo classico e il pensiero libertario, le scuole, “en gros”, di Hayek e Mises rispettivamente, non godono di grande attenzione al momento; se questo è parzialmente vero per quel che riguarda l’ambito dottrinale, accademico, purtroppo è invece del tutto vero per quel che riguarda le politiche reali: come una specie di carota viene sbandierata la “flat-tax”, ad esempio, ma in un contesto di normative sempre più statalistiche e centralistiche: dal reddito di cittadinanza alla crescita progettata del debito pubblico e dell’IVA, alla mancata privatizzazione di società collassate, agli interventi per il risanamento di banche dissestate.
Per questo (tra l’altro) occorre guardare con estrema simpatia e leggere con attenzione il volume che Raimondo Cubeddu e Pietro Reichlin hanno molto meritoriamente dedicato a Lorenzo Infantino (“Individuo, libertà e potere”, Rubbettino 2019, pp. 268, 28 euro), in occasione dei settanta anni dello