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Il “fisco amico” spedisce 100.000 lettere di accertamento

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di LEONARDO FACCO Sapete che c’è di nuovo? Nulla, salvo il fatto che la macchina torturatrice dello Stato lenone (sempre più a bolletta peraltro) è perennemente al lavoro. Sta sulla bocca di tutti quanti i frequentatori dei bar, anche di quelli che leggono “i bugiardini”, che ci sono 75 mila contribuenti, che in questi giorni stanno ricevendo lettere del “Fisco-amico”, che segnalano “anomalie nel reddito e scostamenti fra quanto dichiarato e spese sostenute”. "Los burocrates" lo definiscono un “avviso bonario” e non un accertamento fiscale. Chi lo riceve, invece, se la fa sotto a prescindere. E mi par già di sentire i porconi nell’aire. In soldoni, l’Agenzia delle Entrate vorrebbe capire da voi cosa fate e come gestite i vostri soldi, dato che a lorsignori il vostro bilancio non quadra, o non piace se preferite. Tutto ciò, non ha nulla a che vedere col “Redditometro” peraltro,per il quale sono state spedite altre 25mila missive ad altrettanti ti
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1 COMMENT

  1. Ora et labora pro nobis.

    Il governo e il sistema pubblico vanno avanti come un rullo compressore lungo una strada sbagliata.
    Lungo questa strada schiacciano chi chiede loro aiuto, cioè i sudditi gonzi.
    “Spostatevi, che ci pensiamo noi! Lasciateci passare, che dobbiamo operare!”
    ” Ma noi siamo messi male, non riusciamo ad andare avanti, nonostante il tempo trascorso e le promesse fatteci”.
    “Fidatevi, spostatevi, non muovetevi, state lì a lato, che facciamo tutto noi!”
    Crack, crock, sbrang, crunch, skiacc….

    Persone e mezzi sbagliati in posti e su strade sbagliate.

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