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Il libertario che lavora per lo stato deve boicottarlo

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di MURRAY N. ROTHBARD

I libertari si sono posti il problema della coerenza in un mondo, qual è quello contemporaneo, con ampi settori pubblici. Può un libertario utilizzare servizi e beni statali? Può lavorare in settori statali?

Bisogna distinguere fra varie situazioni. Per alcuni servizi esercitati dallo stato in monopolio non vi è alcuna incoerenza se un libertario ne usufruisce. In caso contrario, essendo quasi tutti i marciapiedi e le strade pubblici, significherebbe che un libertario non potrebbe più muoversi, e nemmeno uscire di casa; o, essendo gli aeroporti pubblici, non poter prendere un aereo; o, essendo il servizio postale pubblico, non poter più spedire lettere. E così via.

Per quanto riguarda lo svolgimento di un lavoro in un settore statale, bisogna distinguere fra due tipi di attività: quelle che sono immorali di per sé, e dunque sarebbero illegittime in una società libertaria, e quelle che invece sarebbero legittime in una società libertaria.

Esempi delle prime sono il funzionario del fisco, l’arruolatore dei coscritti, il funzionario della Banca centrale, il direttore o la guardia di un campo di concentramento. Queste non devono essere svolte da un libertario in nessuna circostanza.

Per quanto riguarda le seconde, anche in questo caso bisogna considerare il grado di monopolio della singola attività. Quando questo è molto elevato, non vi è incoerenza per un libertario. È impossibile fare il medico senza essere membro di una professione pesantemente regolamentata e cartellizzata. È impossibile fare l’insegnante o il professore universitario in una struttura completamente privata e libera, perché anche le poche istituzioni giuridicamente private ricevono contributi dallo stato e sono regolamentate da esso.

In ogni caso, anche all’interno del settore statale il libertario deve continuare a predicare contro lo Stato (è il caso dell’insegnante o del professore universitario). In generale, nei limiti in cui è possibile, deve boicottare lo Stato (ad esempio cercando di evadere i tributi). Ciò che invece non è morale per un libertario è “aggravare” la matrice statalista in cui si è costretti a vivere. Ad esempio, manifestare affinché un’università privata diventi statale”.

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