di RICHARD M. EBELING
Da un paio d'anni è ricorso il 75° anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale. La sconfitta del nazismo in Europa è vista non solo come una vittoria sulla tirannia, il terrore e gli omicidi di massa, ma anche come un trionfo per la conservazione di molte delle più care libertà umane, tra cui la libertà di parola e di stampa e la libertà di associazione. Tali libertà sembrano essere di nuovo sotto attacco, e spesso nei campus dei college e delle università americane.
Una nuova tirannia cerca di imporsi sulle menti, ed è emersa in alcune istituzioni di istruzione superiore, dove si dovrebbe supporre che l'ideale sia rappresentato da una mentalità aperta, e da idee diverse in competizione tra loro lungo tutto lo spettro degli interessi umani. Gli ultimi anni sono stati pieni di numerosi casi in cui folle di studenti e gruppi di professori hanno fatto pressione sugli amministratori delle università per impedire o revocare a un oratore este