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Il voto elettronico è l’anticamera della truffa elettorale

Da leggere

di ALESSANDRO ROSSI

Facebook sta già puppando la fava con: “ascolta i nostri esperti, il voto elettronico è sicuro e certificabile”. NON E’ VERO.

Io faccio l’ingegnere elettronico. Costruisco Software. Ho studiato alla Sapienza e quindici anni fa, alla Sapienza già mettevano in guardia sull’informatica. Il mio prof di informatica, disse testualmente che NON HAI ALCUN MODO PER DEFINIRE SICURA una app di terze parti di cui non conosci il codice riga per riga e sulla quale non sei certo che il codice che hai letto sia esattamente uguale a quello inserito nell’app. Quindi NO.

Il voto elettronico NON PUO’ né POTRA’ MAI essere “sicuro”. Voi direte “ma le app bancarie sono sicure, il voto è la stessa cosa”. NO.

Le app bancarie sono “sicure”, fino ad un certo punto, e solo perché alle banche importa che siano sicure e al cliente pure. La coincidenza di interessi privati, fa sì che il codice venga sviluppato cercando di limitare backdoor et similia.

Riguardo un software di voti elettronici invece, l’utente CITTADINO ha interesse che non sia truccabile. L’UTENTE POLITICO invece ha ENORME INTERESSE a che sia truccabile.
E l’utente politico è quello che COMMISSIONA IL SOFTWARE ed è quello che toglie i soldi al cittadino per pagare codesto SOFTWARE.

Un software per la votazione elettronica è quindi CERTO che sia truccabile e modificabile da remoto. E’ ESATTAMENTE IL MOTIVO PER CUI VIENE SVILUPPATO.
Non certo per risparmiare qualche spicciolo ogni cinque anni che si usa. Ammesso e non concesso che si risparmi.

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