di REDAZIONE
Cristian Contin aveva 22 anni quando, insieme agli altri "Serenissimi" andò in Piazza San Marco dove venne issata la bandiera di San Marco.
Oggi, fa l'artigiano e il suo cuore continua a battere per la libertà del Veneto. Non si occupa di politica, ma quando guarda all'Italia di oggi le sue convinzioni non sono mutate e continua a pensare che l'autodeterminazione della sua terra sia l'unica soluzione possibile.
In questa intervista esclusiva, abbiamo parlato con lui di quella notte fra l'8 ed il 9 maggio del 1997.
Quali sono i suoi ricordi?
Quale è l'esperienza che ha tratto da quella vicenda?
Cosa è rimasto nell'opinione pubblica di quella avventura?
I "Serenissimi", partiti dal padovano con un camion che trasportava un autocarro artigianalmente camuffato da mezzo blindato, giunsero, poco dopo mezzanotte, all'imbarcadero del Tronchetto, per imbarcarsi verso la loro destinazione. Alcuni vestiti con tute mimetiche e armati di un fucile mitragliatore
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