di GIACOMO MIRTO
Urne chiuse, verdetto stabilito. La Scozia resterà inglese. Non lascia molti spazi a dubbi e interpretazioni il risultato del referendum indipendentista, peccato. Peccato per loro che hanno perso l'occasione storica di far governare la Scozia dagli scozzesi. E peccato per noi in quanto un'eventuale indipendenza avrebbe rafforzato e tracciato il cammino anche per il Veneto.
Di sicuro gli scozzesi ci hanno dimostrato due cose però: la prima che è possibile decidere per il proprio destino. La seconda che l'incertezza può rovinare la festa organizzata nei migliori dei modi. Analizzando a caldo il voto infatti, notiamo come da una parte gli indecisi stimati tra il 6 e il 10% hanno alla fine votato no e come il fronte del Si non sia riuscito nell'intento di allargare ulteriormente la platea dei favorevoli rispetto al bacino elettorale dell'Snp.
Questi due fattori hanno a mio modo di vedere hanno segnato la sconfitta nel referendum scozzese. Realizzato ciò sor
Sono d’accordo sul fatto che l’indipendenza sia una cosa seria, non condivido il fatto che i veneti abbiano poco a che vedere con gli svizzeri. I ticinesi sono a tutti gli effetti dei lombardi e tra veneti e lombardi, nonostante qualche venetista feroce si stracci le vesti per sostenere il contrario, non ci sono grandi differenze.
anzi la prova provata che l’indipendenza sarebbe un bene è proprio riferirsi ai ticinesi, sono come noi, in tutto e per tutto, l’unica differenza però è che sono di là del confine: ecco spiegata l’unica differenza, ecco individuato l’unico elemento che impedisce a noi di esprimere tutto il nostro potenziale e di essere come loro.
i veneti parlano veneto, i ticinesi lombardo occidentalie, ma la mentalità è la stessa, lavoro, onestà, serietà, rispetto, ecc, ecc
Quindi, dovremmo votare per un Veneto indipendente nel quale il governo centrale decide tutto (adesione a euro, Europa, nato, ecc…)?
Un Veneto come una piccola Italia?
Mi tengo l’Italia tutta la vita piuttosto.
Totalmente d’accordo.