di ENZO TRENTIN
La situazione dell'indipendentismo veneto, appare come certe opere d'arte: se le guardi da lontano si vedono meglio tutte le sue componenti. Ho ricontattato Roberto S., il giornalista veneto che vuole godersi serenamente la pensione e rimanere nell’anonimato. Trasferitosi a Barcellona quasi 30 anni fa, lo avevo già consultato in altre occasioni in merito all'indipendentismo catalano. Oramai siamo diventati amici. E come tali abbiamo avviato “quatro ciàcole” informali come si fa tra colleghi oramai “collocati a riposo”. Di seguito riporto una parte della discussione:
Enzo Trentin: Come vedi il panorama politico dell'indipendentismo veneto dal tuo “lontano” punto d'osservazione di Barcellona?
Roberto S.: L'indipendentismo veneto è solo apparentemente molto frastagliato. A mio modo di vedere esso si compone sostanzialmente di due gruppi. Al primo appartengono i politici “di mestiere”, al secondo tutti i cittadini che pur non impegnandosi attiv
Intervista ricca di critica e povera di proposte alternative; mi sarebbe piaciuto vederne qualcuna di fattibile.