di MATTEO CORSINI
Che il diritto di proprietà non se la passi troppo bene in Italia non è una novità (vedi anche qui). Fatta qualche rara eccezione, si va da posizioni che giustificano una sua compressione purché avvenga mediante una legge, alla giustificazione della sua violazione in nome di diritti inventati.
Per esempio il diritto all'abitazione, molto caro alla parte più estrema della sinistra, ma nei fatti anche dalla parte estrema della destra. Non si spiegherebbero, altrimenti, le occupazioni abusive a opera di individui o gruppi di entrambe le "estreme".
Non mi stupisce che la neo eurodeputata Ilaria Salis abbia rivendicato le occupazioni abusive che ha messo in pratica negli anni scorsi, arrivando pure a lamentarsi perché vivere in una casa occupata "è logorante, ti fa vivere quotidianamente nella paura che ti vengano a svegliare e ti buttino fuori di casa, o di ritrovare le tue cose sul marciapiede quando torni dal lavoro, sempre che le ritrovi". In effetti de