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“ius soli” e disprezzo dell’individualismo

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di MATTEO CORSINI Periodicamente un fatto di cronaca riporta in auge il dibattito sullo ius soli. Il PD del neo segretario Zingaretti si è riproposto di introdurre lo ius soli per legge, cosa che non ha fatto la scorsa legislatura per evitare di perdere la maggioranza di governo. Come sempre, ci sono priorità formali e priorità sostanziali. Generalmente all'atto pratico sono le seconde a guidare le azioni delle persone. E ciò vale in modo direttamente proporzionale al grado di idealismo che si professa a parole. Come sempre in questi casi, le interviste e le opinioni si moltiplicano. E ovviamente c’è chi, a prescindere da come la si pensi in materia, si lascia andare a considerazioni che a me paiono basate su null’altro che sul disprezzo dell’individuo. Per esempio Monsignor Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita e Gran Cancelliere del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per le scienze del Matrimonio e della Famiglia (tanta roba!), arriva
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1 COMMENT

  1. Che sciocchezza parlare della Terra come se si fosse ai primordi e annullare in una battuta la storia della formazione di tutti i popoli che si sono formati come associazioni di famiglie via via moltiplicatesi occupandone parte… Chissà poi perché si deve essere obbligati ad accogliere tutti quelli che arrivano e pensano di avere il diritto là dove ci sono altri… Ci hanno insegnato che chi entra in casa d’altri chiede il permesso…è norma di buona educazione che vale sempre e se rispettata favorisce accoglienza e predispone a buoni rapporti… Sappiamo purtroppo che tutte le guerre sono nate per aver infranto questa regola.

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