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Javier Milei: dal mio «Elogio dell’evasore fiscale» al “Paese più libero al mondo”. E la stampa rosica!

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di LEONARDO FACCO

Dal 2009, anno in cui pubblicaiElogio dell’evasore fiscale” (qui la versione aggiornata), sognavo questo giorno, ovvero l’arrivo di un politico che non solo ricordasse ad ogni piè sospinto che le tasse sono un furto, ma che liberalizzasse il “nero”, ovvero che permettesse di farne l’uso che vuole a chi intelligentemente ha occultato al Fisco il frutto del suo lavoro.

Quel giorno è arrivato, perchè il presidente liberale-libertario argentino ha aperto il vaso di pandora ed ha decretato che i suoi concittadini potranno tirar fuori dal materasso i loro dollari e spenderli come preferiscono!

Apriti cielo! Gli ascari della stampa igienica tricolore non potevano farsi sfuggire un’occasione del genere per sparare a pallettoni contro Javier Milei, titolando così:

Nell’articolo, la solita sequela di banalità scandalistiche tipiche del tassassino italiano:

  • -Gli italiani non sono gli unici a praticare lo «sport» dell’evasione.
  • -In Argentina, confermano le stime governative, il 66% del Prodotto interno lordo sarebbe sfuggito al Fisco.
  • -Cosa c’è di meglio allora — anche qui, Italia docet — di tirar fuori dal cappello un mega-condono.
  • -Reintegrare nel sistema finanziario soldi guadagnati con attività legali o illegali, «non mi interessa da dove arrivano», senza incorrere in sanzioni fiscali o penali. «Uno schema di riciclaggio di denaro senza pagare le tasse», aggiunge il leader anarco-capitalista che definisce gli evasori addirittura come «eroi, che hanno cercato di difendersi dai politici criminali».
  • -Gli ex evasori potranno acquistare automobili, case e altri beni con i dollari «legalizzati». La reputazione dello Stato argentino sarà più difficile da sanare.

Mamma mia quanto rosicano! In vero lo avevo già anticipato il 21 maggio, tre giorni prima del “Corriere della Serva”.

Le stime dicono che gli argentini possiedano tra i 200 e i 400 miliardi di dollari non dichiarati, messi a salvo dalla pressione, e voracità, fiscale degli ultimi 25 anni, inflazione compresa. Ora, attraverso una serie di riforme (prima un decreto e poi un disegno di legge), il governo di Javier (che lo aveva anticipato a suon di Tweet) consentirà ai cittadini di utilizzare liberamente quelle somme senza timori. Qualche dettaglio?

  • Cancellazione degli obblighi di segnalazione fiscale – Fino ad oggi, anche le piccole transazioni con carte di credito o wallet digitali dovevano essere comunicate al fisco. Ora, gli acquisti fino a 10 milioni di pesos (circa 10.000 dollari) saranno esenti da giustificazioni, permettendo ai cittadini di spendere senza il timore di controlli invasivi.
  • Abolizione delle segnalazioni notarili obbligatorie – I notai non saranno più tenuti a notificare all’Agenzia delle Entrate ogni compravendita immobiliare, semplificando le transazioni e riducendo costi e burocrazia.
  • Nuovo regime semplificato per l’imposta sul reddito – A partire dal 1° giugno 2025, verrà introdotto un sistema che tassa esclusivamente il reddito netto, escludendo consumi personali e variazioni patrimoniali. L’Agenzia delle Entrate fornirà un calcolo automatico dell’imposta, che i contribuenti potranno accettare, modificare o rifiutare.
  • Innalzamento delle soglie per la dichiarazione di operazioni – Le transazioni in contanti o elettroniche fino a 10 milioni di pesos (circa 10.000 dollari) e i movimenti finanziari fino a 50 milioni (circa 50.000 dollari) non saranno più soggetti a obblighi di segnalazione. Questo riduce il controllo statale e consente di utilizzare i risparmi in dollari senza paura di sanzioni.
  • Introduzione dell’Open Finance – La Banca Centrale adotterà un sistema sicuro di condivisione digitale dei dati finanziari, facilitando la gestione del profilo creditizio e promuovendo l’inclusione finanziaria.

Il presidente dell’Agenzia ARCA (la nuova Agenzia delle entrate, riformata dall’attuale governo) è stato esplicito, durante un’intervista a TN: “Da oggi gli argentini potranno usare i loro risparmi in piena libertà”! Fin!

Questa riforma (unitamente alle abrogazioni di leggi inutili), che si aggiunge alle otre effettive 1.500 già realizzate, mira a reintegrare nell’«economia del buon senso» ingenti somme non dichiarate, senza ricorrere alla stampa di nuova moneta, mantenendo l’attivo di bilancio e la spesa pubblica sotto controllo. Insomma, lo Stato romperà sempre meno le palle agli argentini.

Javier Milei ha sempre dichiarato che il suo obbiettivo nel medio termine è far diventare l’Argentina il paese più libero del mondo. Beh, permettere ai suoi cittadini di decidere autonomamente come gestire, e spendere, il proprio denaro è un eccellente passo in avanti.

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