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La battaglia indipendentista vuole un fronte comune. la lezione della catalogna

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di GIANLUCA MARCHI In un recente articolo ragionavo sul fatto che un progetto indipendentista per una comunità territoriale che vorrebbe camminare da sola, lasciando lo stato di cui fa parte, prima di forze politiche che incarnino e perseguano questo obiettivo, necessita di un movimento trasversale della società civile, dove le persone più diverse, e dalle sensibilità politiche anche antagoniste, si ritrovino accomunato dalla medesima aspirazione: il raggiungimento dell'indipendenza. Tale movimento, ripeto trasversale, deve fungere da linfa e da spinta affinché più forze politiche  abbraccino il progetto indipendentista e si muovano di conseguenza per portarlo a realizzazione. E' quello sempre mancato in Padania dove il progetto secessionista è stato cucito esclusivamente addosso alla Lega Nord, che in una sua fase iniziale ha avuto sì una caratteristica di trasversalità, ma poi, dal 1999 in avanti, la ha abbandonata per configurarsi via via come un partito organico d
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1 COMMENT

  1. Quando nell’orizzonte dei movimenti di liberazione alpini ci sarà una figura all’altezza e senza scheletri nell’armadio allora sicuramente ci si potrà unire mantenendo ognuno la propria dignità di popolo ! per adesso si vedono solo zombie filoitaliani e paraculi di ogni genere !

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