di PAOLO L. BERNARDINI
Sollecitato da più parti, vorrei, brevemente, esporre alcune considerazioni sulla scuola del futuro nel Veneto indipendente. Per prima, occorre porsi una domanda radicale.
Occorre ancora la scuola nel 2017? Personalmente, senza voler ricordare il Rothbard che parlava di “rapimento quotidiano dei bambini” con la scuola dell’obbligo, credo che già la locuzione “scuola dell’obbligo” mostri ampiamente una contraddizione: il sapere è “liberale”, ovvero libero, ovvero libera scelta. Ma non si tratta solo di puntiglio anti-statalistico. La provocazione di Rothbard – del resto in piena coerenza col suo sistema – va preso sul serio ora che il mondo offre, ampiamente, infiniti modi di apprendere, aldilà delle aule scolastiche, che, un po’ come le aule dei tribunali, e le celle delle prigioni, esprimono un mondo passato, che inevitabilmente riporta al libro Cuore. Tristissima, cupa, sadica e masochista rappresentazione di un mondo. Quel mondo
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