di MATTEO CORSINI
- “La curiosità si accende subito. Già aprendo il canale Youtube del Quirinale e vedendo Mattarella seduto accanto a Fabio Rovazzi. Una coppia insolita, messi al centro di una stanza e affiancati, ai due lati, da sei creator per parte. Un incontro con una missione certamente inedita pensando alla storia dei presidenti della Repubblica. «Rendere virale la Costituzione».”
- “Ma, a un certo punto, è Rovazzi che sollecita Mattarella sul suo articolo preferito, il primo. E gli chiede perché. E qui la risposta dà tanti spunti. Intanto dice che l’ha scelto perché è riassuntivo, contiene – cioè – 5 elementi. «Una, Repubblica, democrazia, lavoro e sovranità popolare». E così li spiega. «Una, quindi l’Italia non è una somma di repubbliche o una federazione». Ecco, se ci sono stati momenti in cui questa unicità è stata messa in discussione, Mattarella chiarisce che l’intenzione dei costituenti non era quella. Poi, dice che metterebbe insieme «Repubblica e democratica» perché la Costituzione ha creato «un luogo di libertà ed eguaglianza anche sotto il profilo sociale ed economico e non solo organizzativo». Il quarto elemento è «lavoro, dunque una Repubblica fondata su un impegno comune non sul privilegio o sul lavoro altrui». Infine, la sovranità popolare, concetto – e slogan – di questi tempi molto usato dalla politica ma il capo dello Stato vuole richiamare un aspetto: «Il popolo a cui è attribuita deve esercitarla per consolidare e sviluppare la democrazia. Anche per questo spero che torni a crescere la partecipazione al voto nelle elezioni. Quello, più di ogni altro, è il momento in cui il cittadino diventa protagonista, ed esercita la sovranità».”
Mattarella, puntualizza Palmerini, aggiunge che la Costituzione “è «giovane e duttile», capace cioè di adattarsi «anche in modo imprevedibile» ai cambiamenti. Dunque, non è un ferro vecchio da rottamare ma piuttosto un testo da conoscere per capirne l’aderenza anche con il mondo di oggi. «È estremamente giovane perché è stata fatta con tanta saggezza, le norme hanno un’elasticità. Quindi è materia per giovani più che per vecchi». E Rovazzi, parlando dell’art. 139, dice che si sancisce l’immutabilità della forma, quindi l’impossibilità di tornare alla monarchia. «La dimostrazione che siamo Repubblica è essere qui con il presidente».“

Bella donna la Palme, può dire ciò che vuole, ahahah.
Personalmente trovo l’attuale Costituzione tutt’altro che giovane e duttile, se da decenni si parla di riformarla. Ci sono evidenti problematiche se l’attuale carta permette un referendum sull’autonomia differenziata ma a distanza di più di sei anni non viene ancora attuata, se permette i DPCM senza emergenza, se permette che i cittadini vengano segregati in casa ed obbligati ad inocularsi un chissà che spacciato per vaccino. Se la gente non può votare su argomenti fiscali o su trattati, se permette di avere come Primo Ministro uno sconosciuto non eletto e non votato che non è neppure passato dalle urne con uno straccio di programma, se permette che un parlamentare eletto perché la gente ha votato un partito possa cambiare partito facendo carta straccia dell’opinione politica degli elettori, ecc. In Svizzera, il paese modello, hanno recentemente votato sulla tredicesima per le pensioni (a favore) e sull’innalzamento dell’età pensionabile (contrari), qui da più di dieci anni abbiamo ancora le schifezze del governo Monti e non riusciamo a levarcele, la Legge Fornero è ancora li a fare danni (conosco cinquantenni infartuati o con artrosi, artriti, trapianti o tumori che dovrebbero lavorare fino a 67 anni….) e la gente non può neppure esprimersi in merito, Buttiamo nella spazzatura questa orribile Costituzione ed adottiamo quella Svizzera, con conseguente federalismo, multilinguismo e referendum su qualsiasi argomento.