di ALEX SWAN
Il messaggio passato in questi mesi è che la colpa della, presunta, pandemia, sarebbe da attribuire ai singoli comportamenti individuali, i quali vanno normati e limitati (se volete farmi incazzare, scrivetelo, che vi infamo). Da questo assioma, lo stato, anzi gli stati, si arrogano il diritto di determinare quali comportamenti siano giusti e quali siano sbagliati (terribile).
L'accettazione da parte delle masse, di tale ingerenza, privazione e discriminazione nel merito delle libertà individuali universali, che dovrebbero essere sacre ed inviolabili, è stata pressoché totale, in nome del bene comune, dimentichi che non può esistere bene comune a prescindere dalla libertà individuale.
L'equazione è stata: maggior benessere sociale sta a minor libertà individuale, ha storicamente e immancabilmente dato risultato errato. Per capire da che parte stare non serve essere biologi, medici, fisici o scienziati, perché non è nel merito della singola questione che