di GIANLUCA MARCHI
Lega Nord al 10 per cento delle intenzioni di voto. No, anzi all'11 e forse già domani al 12. Non molti mesi fa Matteo Salvini ha preso in mano un corpo quasi morto, o forse glielo hanno rifilato sperando che fosse lui a bruciarsi, e lo ha miracolosamente rianimato con un attivismo molto efficace, anche se qualche volta un po' scomposto. Eppure c'è una parte del popolo leghista - mi riferisco alla gente comune, a quelli che votano e sono magari anche militanti, non alla dirigenza - che non riesce a entusiasmarsi granché per questa resurrezione degna di lazzaro. Non mi riferisco a quelli che basta l'insegna Lega per applaudire a tutto e al contrario di tutto, che oggi sono capaci di tributare ovazioni al dirigente che propugna l'uscita dall'euro e domani salutano alla stessa maniera un altro parlamentare o sindaco o consigliere regionale favorevole a restare nella moneta unica. No, parlo di coloro che di certo condividono la battaglia contro l'immigrazione cla
La domanda fondamentale è: “CHI dovrebbe fare che cosa ?”
Se la capacità del CHI e dei suoi adepti si limita alle maglie, poveri noi!
Ottimo articolo, il nocciolo della questione è proprio questo: per fare cosa? Condivido parola per parola, ottimo articolo!
Perfetto l’articolo direttore!!!!!!
Per fare cosa???????????
Non sono ne bossiano, ne maroniano e neanche salviniano, ma almeno la lega delle origini un progetto ce l’aveva, e credo che fino al 96 bene o male lo si sia perseguito.
Da li in poi una tragedia fra alti e bassi( molti di più i bassi) conditi da scandali di una certa indecenza verso chi gridava ” roma ladrona”.
A Salvini va solo il merito di aver salvato la lega, e credo che tutto questo anche per chi come me non è tesserato al partito sia un bene, ma poi?.
Tutti questi voti in procinto di arrivare al partito a cosa serviranno? Quando spiegherà le ragioni di questa metamorfosi stile balena verde( con tanto bianco, verde smunto e con l’aggiunta del nero fascistello)?
In attesa che arrivi quel giorno “godiamoci” il nostro Matteo un giorno a roma ( sempre ladrona), l’altro a salerno, poi a lecce, etc etc