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Lega in campania, l’antimafia pizzica due politici vicini al carroccio

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annunziata-salvinidi MARCO DURELLI

Gilberto Oneto, Gianfrancesco Ruggeri e Romano Bracalini hanno avuto modo, su queste pagine, di sconsigliare alla dirigenza leghista di scendere al Sud per prendere voti. Vuoi, perché la ricerca di voti in Meridione non è una novità politica inventata da Salvini. L’idea originale fu di Bossi che, con “Lega Italia Federale” provò, ancora negli Anni Novanta a raccogliere, consensi da Roma in giù. Ovviamente fu un flop.

Vuoi, inoltre, perché al Sud vigono dinamiche politiche che molto hanno a che fare con le mafie, che da quelle parti hanno un ruolo decisivo nella partita. Le infiltrazioni mafiose (in Sicilia), quelle camorristiche (in Campania), quelle ‘ndranghetiste (in Calabria) e quelle dellla Sacra Corona Unita (in Puglia) hanno mietuto vittime importanti tra i politici, non solo ai tempi della Dc e del Pci, ma anche recentemente, coinvolgendo esponenti dei più importanti partiti della cosiddetta “Seconda Repubblica”.

Premesso quanto sopra, ecco che ora tocca anche al “fu Carroccio” – che per volere di Salvini s’è inoltrato sotto il Rubicone – finire sulle pagine dei giornali con accostamenti poco edificanti in terra campana.

Stando a quanto riposta l’Espresso, “Nelle ultime due inchieste su mafia e politica in Campania spuntano i nomi di due sostenitori leghisti. Una è stata candidata al Senato nel 2013 nelle liste del Carroccio, l’altro ha sposato il progetto “Noi con Salvini” al Sud”. Due storie che stanno imbarazzando i “duri e puri” (se mai esistessero ancora) leghisti. 

Scrive l’Espresso: “Tra gli indagati, c’è anche una donna che è stata candidata nel 2013 nelle liste del Carroccio. Si chiama Ida De Palma, e due anni fa compariva effettivamente nell’elenco dei candidati. È lei stessa a suggerirlo, durante i dialoghi intercettati, agli inquirenti che hanno smantellato il sistema dell’Ospedale di Caserta, gestito, secondo gli investigatori, da una cordata politica e camorra”. Ora è indagata per falso. Oltre a lei, c’è anche “un politico salernitano, ex candidato a sindaco della città di Sarno. Si chiama Franco Annunziata. E da quando Matteo Salvini ha annunciato lo sbarco della Lega al Sud, lui si è esposto con dichiarazioni di sostegno. Non solo, lo stesso rappresentante ufficiale di Salvini in Campania, Gianluca Cantalamessa, ha dichiarato al Corriere del Mezzogiorno che tra gli amministratori e politici locali sostenitori del progetto “Noi con Salvini” c’è proprio Franco Annunziata”. Su Annunziata “pende un divieto di dimora nel Comune di Sarno e un’accusa pesante di voto di scambio per l’inchiesta del Ros dei Carabinieri che il 12 gennaio scorso ha portato all’arresto di 21 persone e al sequestro di 2 milioni di beni”.

Ad oggi, si tratta solo di indagini ed indagati, anche se con accuse pesanti. Comunque, certe “affinità elettive” sono ben poco edificanti, oltreché imbarazzanti.

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