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L’ultima dei meridionali: autonomia? porta più burocrazia e contenziosi

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di REDAZIONE

I meridionali, soprattutto la classe parassitaria (che è maggioranza), ha trovato un nuovo modo per affondare la sola idea di autonomia (con tanto di soldi) per le regioni padane.

“La maggiore autonomia delle regioni è una concessione al contenzioso, ai ritardi e alla vittoria finale della burocrazia mitomane. Basti pensare che negli ultimi 18 anni ci sono stati 1804 liti tra Stato e regioni, di cui 111 in Puglia. E di queste la metà si sono concluse con la dichiarazione d’illegittimità costituzionale. E tutto questo alla faccia della crescita, che per avverarsi ha bisogno di meno autonomia e più libertà da un labirinto di regole prodotte da più autorità e sulle stesse materie”.

Lo dichiarano i consiglieri regionali pugliesi Fabiano Amati, Sergio Blasi, Napoleone Cera, Gianni Liviano, Donato Pentassuglia e Ruggiero Mennea, commentando i dati 2001-2018 sui contenziosi davanti alla Corte costituzionale sulle competenze tra Stato e regioni, pubblicati dal quotidiano «Il Sole 24 ore».

“A parte la questione dei soldi sottratti alle regioni meridionali, la maggiore autonomia delle regioni susciterà un’ovvia impennata del contenzioso costituzionale. Già con l’attuale ordinamento il numero complessivo dei ricorsi negli anni 2001-2018 è stato pari a 1804, di cui 1131 conclusi con dichiarazione d’illegittimità costituzionale. E, quanto alla Puglia, il numero complessivo dei contenziosi nello stesso periodo è stato pari a 111, di cui 64 conclusi con dichiarazione d’illegittimità costituzionale”, spiegano i sei consiglieri

E concludono: “Per dato d’esperienza, si può dire che l’incertezza normativa derivante dai contenziosi determina un maggiore attendismo della burocrazia nell’assunzione della decisione, anche quando la singola norma impugnata non riguarda il caso concreto. È tutto ciò porta come conseguenza clamorosi ritardi da burocrazia mitomane, cioè da quel senso di potenza che non riesce a vedere l’uomo celato dietro un’istanza, con le sue aspettative e i suoi dolori, ma solo carte e puntigli per decidere, portando al minimo la responsabilità”.

Lasciate ogni speranza voi che abitate nel Lombardo-veneto. Anche perché quelli di cui sopra, quelli che abitano quella regione, votano Salvini…

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