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Maroni: giusto il timore di tosi di evitare l’anatra zoppa

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di REDAZIONE

«A Verona come altrove, dove andiamo da soli, vogliamo vincere e credo sia utile fare in modo che si vinca: Tosi ha posto una questione importante, di evitare la cosiddetta anatra zoppa, cioè il rischio che il sindaco e non le liste che lo sostengono prenda la maggioranza assoluta, rendendo ingovernabile la città». Con queste parole l’ex ministro dell’Interno Roberto Maroni ha risposto a chi gli chiedeva se sia d’accordo con la richiesta di Flavio Tosi, osteggiato ufficialmente dal partito, di presentare una sua lista insieme a quella della Lega Nord per conquistare un secondo mandato di sindaco di Verona. «La cosa importante – ha spiegato Maroni a margine di una intervista pubblica nel Mantovano – è che la Lega ha deciso di correre giustamente da sola. E correre da soli è più difficile che in coalizione, quindi bisogna essere competitivi, e per essere competitivi bisogna mettere in campo tutto ciò che serve per vincere, non per pareggiare o per perdere». A giudizio di Maroni, comunque «con un pò di buon senso si possono risolvere tutte le questioni, quelle poste da chi dice no alle liste personali e quelle, che io condivido, di chi dice corro da solo, ma voglio vincere e non essere azzoppato». Per questo motivo l’ex ministro ha evidenziato, non solo per Verona, «la necessità di trovare una soluzione che permetta ai nostri candidati sindaco che possono vincere, di vincere: a Verona, in particolare abbiamo la straordinaria possibilità di vincere da soli facendo partire da lì la nostra idea di una Lega primo partito del Nord».

“Non posso dire siamo amici e poi ogni volta che posso ti metto due dita negli occhi: che amici sono questi? Non sono amici, al massimo conoscenti”. Così Roberto Maroni ha risposto così a sui rapporto con il Pdl, dopo l’incontro di lunedì sera ad Arcore e le parole di Alfano. “Non c’ero ad Arcore«, ha detto, aggiungendo che se il Pdl oggi voterà a favore di governo e svuotacarceri sarà un altro motivo in più per dire che per scelta del Pdl l’alleanza non c’è più”. “Noi comunque – ha detto l’ex ministro – siamo in grado di competere con qualunque modello elettorale, ma  per la Lega l’obiettivo adesso è principalmente quello di evitare di essere fregati, visto che c’è aria di inciucio Pdl-Pd per risolvere alcune anomalie, come quella della Lega”.

«Normalmente il congresso federale lo decide il consiglio federale o il segretario federale», cioè Umberto Bossi. Sempre Maroni si è limitato a rispondere così ai giornalisti che gli hanno chiesto un commento sulle parole dell’ex capogruppo della Lega alla Camera, Marco Reguzzoni, il quale oggi ha sostenuto che entro l’anno si celebrerà il congresso federale del movimento.

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