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Mediator, il farmaco che ammazzava rimasto in commercio per 33 anni!

Da leggere

di VALENTINA CAVINATO

Nel 1976 il MEDIATOR, benfluorex è il nome del principio attivo, riceve tutte le autorizzazioni e viene messo in vendita nelle farmacie francesi. Si trattava di farmaco prescritto ai diabetici.

L’allarme era stato dato già nel 1997, ma chiunque osasse denunciare la pericolosità di questo farmaco, veniva immediatamente messo a tacere. IL FARMACO VENNE RITIRATO DAL COMMERCIO SOLO NEL 2009!

Lo scandalo MEDIATOR scoppia nel Giugno 2010, grazie a un libro “Mediator 150mg: quanti morti?”, scritto da una pneumologa dell’ospedale di Brest, Irène Frachon.

In Francia questo farmaco ha causato:
– tra i 1.500 e i 2.100 decessi;
– 1.700/2.350 interventi chirurgici per la sostituzione di una valvola cardiaca;
– 3.100 / 4.200 ricoveri;

Conclusioni del processo:
– 4.129 vittime
– 376 avvocati

La sentenza definitiva è stata pronunciata nel Marzo 2021:
♦️ l’ANSM (AIFA francese) viene condannata a pagare una multa di 303.000€;
♦️ i laboratori SERVIER devono pagare una multa di 2,7 milioni di euro;
♦️ 180 milioni di € è l’importo per il risarcimento delle vittime (una parte delle vittime non è compresa, in quanto diverse persone avevano trattato direttamente in privato con la casa farmaceutica).

Vi ho riassunto brevemente lo scandalo, in quanto su Wikipedia è disponibile solo in francese (Vedi qui). All’epoca dello scandalo abitavo in Francia e seguivo attentamente i TG. Il mio amico farmacista dell’epoca mi disse: “Capita che vengano ritirati dei farmaci, ma questo scandalo è davvero una vergogna, hanno continuato ad ammazzare le persone nonostante sapessero”.

QUESTO FARMACO È RIMASTO IN COMMERCIO PER 33 ANNI E IL PROCESSO È DURATO 11 ANNI!

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1 COMMENT

  1. Le farmaceutiche fanno business. Come la mafia, mon si preoccupano se i loro affari possano produrre “danni collaterali” anche letali. Quello che è inaccettabile è che chi deve organizzare la farmacovigilanza, a tutela dei pazienti, non garantisce di assegnare questo incarico e chi dovesse svolgerlo non è sufficientemente controllato, sì da assicurare un lavoro competo, assicurato, costanze ed imparziale. Ad esempio nel caso di questi che osano chiamare “vaccini” la farmacovigilanza è solo passiva, ovvero praticamente nulla, viziata anche da algoritmi strani che ne vanificano le rilevazioni. Non solo: le reazioni avverse emerse sono sistematicamente occultate, negate, distorte, in modo da circondare di un’aura di affidabilità dei farmaci sperimentai che, i realtà hanno causato anche danni gravi, gravissimi, permanenti e talora letali.

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