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Menzogna e violenza: il DNA di tutti i fascismi. Liberare i bambini significa liberare la società

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di FRANCO CAGLIANI La menzogna non è un accidente dei regimi autoritari: è la loro linfa vitale. Che sia nero, rosso, bianco o di qualsiasi altro colore ogni fascismo – in senso lato – si fonda su due pilastri gemelli: la falsificazione sistematica della realtà e la violenza istituzionalizzata. Non esistono fascismi “buoni” o “meno cattivi”: cambiano le bandiere, i simboli, le giustificazioni ideologiche, ma la sostanza resta sempre la stessa. Mentire e picchiare; manipolare e reprimere. La menzogna è il primo strumento di dominio. Orwell lo ha spiegato con dovizia in 1984! Il fascista – qualunque colore indossi – la padroneggia con naturalezza, la trasforma in linguaggio quotidiano, in modello standard di comunicazione. Mente sulla storia, mente sui dati, mente sugli obiettivi; mente, soprattutto, per far credere che la sua violenza sia necessaria, inevitabile, “giusta”. Senza la menzogna non potrebbe giustificare la forza. Senza la forza, la menzogna cadr
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