di GIANLUCA MARCHI
Ho scritto di recente che l'Italietta è un paese senza futuro, destinato, così com'è, alla serie C nel consesso internazionale e sotto il commissariamento della Troika o di chi per essa. Ho concluso che bisognerebbe buttare per aria tutto per sperare di dare uno spiraglio alle comunità territoriali che ancora sperano in un futuro decente, ma quando la maggioranza dei cittadini si renderà conto di ciò probabilmente sarà troppo tardi.
Troppo pessimista? Per alcuni magari sì, ma sono più di trent'anni che per professione mi occupo di politica, con annessi e connessi, e sinceramente in questi tre decenni ho constatato solo una progressiva deriva del Paese. La salita alla ribalta di Bossi e della Lega ci avevano dato qualche speranza che il sistema italico potesse essere scardinato, ma dopo quella fiammata le cose sono continuate come prima, peggio di prima. Oggi come oggi, se devo dire fino in fondo quello che penso, non riesco a individuare un soggetto
in questo giochino ridicolo si inserisce a pieno titolo anche grillo, che ha sintetizzato tutti i mali dell’italia nei costi della politica: se anche riuscisse nel suo scopo, mandarli a casa tutti, e se anche da domani tutta la politica in italia costasse ZERO, si risparmierebbero qualche miliardo di euro, credo 4, mentra la Padania a statuto ordinario se ne vede rubare 100 ogni anno: per me il problema dove vanno a finire gli altri 96?
All’ingresso del nuovo senato campeggerà il motto : “Hasta la miseria, siempre”!