di PAOLO L. BERNARDINI
Traiano Boccalini, nato a Loreto nel 1556, è uno dei maggiori pensatori politici tra tardo Rinascimento e prima età barocca, diede alle stampe, proprio a Venezia, i suoi mirabili, unici, sorprendenti e modernissimi Ragguagli di Parnaso nel 1612 -- la dedica al Cardinal Borghesi porta la data del 21 settembre. Un anno prima di morire. Morì infatti nella Serenissima alla vigilia della minaccia spagnola (degli spagnoli ormai alle porte di Venezia – dove rimarranno – egli aveva pessima opinione) sul finire del 1613, probabilmente il 29 novembre nella parrocchia di Santa Maria Formosa. I Ragguagli sono animati dialoghi “in Parnaso” appunto, tra letterati vivi e morti, dialoghi immaginari, ove si tratta di una moltitudine di temi. Nel V Ragguaglio si tratta appunto di Venezia, città sommamente cara a Boccalini, amico di Paolo Sarpi, città dove scelse di pubblicare la prima parte del suo capolavoro (ne seguiranno altre due, l’ultima postuma nel 1615),