di GIANFABIO CANTOBELLI
La corruzione etica delle classi dirigenti (compresi gli organi istituzionali, nessuno escluso), da tempo ridottesi a mere esecutrici di agende elaborate in consessi oligarchici estranei alla rappresentatività democratica, sta mostrando la sua faccia più turpe e criminale nell'aggressione alla legalità costituzionale perpetrata con il pretesto di una “pandemia” tenuta artificialmente in vita in funzione di un disegno eversivo di cui si intuiscono, per chi sappia riconoscerle, sinistre connotazioni antiumane.
Più la realtà si fa carico di smantellare la narrazione ufficiale disvelandone le clamorose incongruenze logiche, le conclamate fallacie scientifiche e le palesi mistificazioni, più il potere, tetragono ad ogni contraria evidenza, implementa, con crescente violenza ed ostentato disprezzo del diritto, un progetto di scardinamento delle libertà fondamentali volto all'instaurazione di un regime della sorveglianza totale in ossequio ai desiderat