di PAOLO L. BERNARDINI
Per comprendere le ragioni per cui la Germania, nel secondo dopoguerra, dopo aver prudentemente atteso che l’Italia ne producesse una centralistica e fallimentare dall’inizio, licenziò una costituzione federale, occorre scavare nella storia tedesca. Ovvero nella storia di organismi essenzialmente, strutturalmente federali come il Sacro Romano Impero, e quelli che seguirono nel secolo XIX: l’Impero d’Austria, quello di Austria-Ungheria, il II Reich di Bismarck, fino alla Repubblica di Weimar. Occorre anche ricordare che la repubblica di Weimar era repubblica federale, e dunque i costituenti tedeschi, dopo la caduta del III Reich, avevano in qualche modo un (infelice) precedente e repubblicano, e federalistico, cui guardare. Hitler pose fine alla tradizione federalistica tedesca in modo brutale.
Perché federalistico? Perché la Germania era una costellazione di piccoli, a volte piccolissimi stati, insultati e fusi prima da Napoleone, poi anche dal C