di GIANFRANCESCO RUGGERI
Ovviamente la possibilità di allearsi non era certo nella visione migliana l’unica via percorribile, con buona frequenza si riviene infatti nel suo pensiero il concetto di minoranza che giuda le rivoluzioni. Al Corriere della Sera nel 1997 dichiara: “intendiamoci bene, io non mi aspetto un movimento corale perché, vede, tutti i movimenti rivoluzionari sono sempre nati da minoranze. Oggi noi riconosciamo che la rivoluzione francese l’hanno fatta i parigini. È stata la Comune di Parigi il motore della Rivoluzione, gli altri sono venuti dietro, più o meno convinti. Lo stesso dovrebbe avvenire per il Nord dell’Italia. Non penso ad un movimento di milioni e milioni di cittadini ma a una minoranza sufficientemente compatta e coerente...”
Di nuovo nel 1998 a Carlo Stagnaro che gli chiede “quali sono le condizioni necessarie perché una comunità possa reclamare l’indipendenza?” Miglio risponde: “la volontà. La volontà della popolazione, d