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Partito dei veneti: brazzale lascia, guadagnini probabile candidato

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di MARIETTO CERNEAZ

Dicono non sia ufficiale, ma il dado è tratto: Roberto Brazzale, l’imprenditore caseario di Zanè (Vicenza), non sarà il candidato alla presidenza della Regione per il Partito dei Veneti. Al suo posto, come confermato anche dal suo portaborse in una dibattuto su un post Facebook il concorrente del PDV alla poltrona di presidente sarà il consigliere regionale uscente Antonio Guadagnini (vedi qui).

Guadagnini, in lista 5 anni fa con una lista autonomista che sosteneva Zaia (l’appoggio a Zaia è arrivato a ridosso delle elezioni) aveva poi lasciato “Indipendenza Noi Veneto” – non senza polemiche e strascichi giudiziari – per fondare “Siamo Veneto”, la formazione che ha fatto da traino per unire diverse sigle venetiste sotto l’ombrello del Partido Dei Veneti, formazione autonomista.

Il leghista Zaia rimane il favorito alla corsa (ha cambiato in corsa alcune norme regionali a tal proposito), ma Brazzale avrebbe significato senza dubbio una interessante novità. Cosa sia andato storto in merito alla sua non lo sappiamo, eppure c’erano aspettative importanti sul suo nome.

Guadagnini, da sempre in politica, è stato lungo la sua carriera in diversi partiti in voga durante la prima Repubblica (Msi, Dc, Udc), prima di avvicinarsi a Veneto Stato e successivamente essere eletto con “Indipendenza Noi Veneto per Zaia”.  In passato ha ricoperto il ruolo di vice-sindaco del Comune di Crespano del Grappa.

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3 COMMENTS

  1. Chi è vissuto di politica non so proprio come possa rappresentare i Veneti… che sono laboriosi e tendono con fatica a guadagnarsi di che vivere e magari anche procurarsi il di più con ingegno, inventiva e fortuna… Un imprenditore di successo o un sindaco che ha dimostrato di interpretare i problemi complessi della sua città e saper trovare le soluzioni, o un aperto e colto interprete delle istanze che vengono dalla gente che lo circonda, compreso il suo attaccamento alle tradizioni e alla storia…speriamo che si faccia avanti e sappia attraverso gli strumenti di comunicazione attrarre il consenso, perché c’è proprio bisogno di cambiare… e radicalmente! comprese le opzioni autonomia o, meglio, indipendenza! e non per una specie di isolazionismo, ma per far vedere concretamente che ci sono altre strade da percorrere se si ha il coraggio di rompere con un sistema incancrenito e liberare energie represse da troppo tempo da mastodontiche burocrazie che ci tengono schiavi di Roma a tutti i costi.

    • Certo, era meglio sì, anche perchè molti considerano Guadagnini una sorta di traditore tanto da aver firmato un accordo poi disatteso, speriamo cambino idea

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