di JUAN PINA*
In Spagna, si usa la frase italiana "chi va piano va va lontano", comunemente usata per riferirsi a processi che richiedono una certo tempo per consolidarsi. Non sorprenderà i libertari italiani che leggono questo articolo sapere che il Partito Libertario spagnolo va, naturalmente, piuttosto "piano". Ma, proprio per questo, speriamo anche di andare lontano.
Le elezioni comunali e "autonomiche" (per i parlamenti di dodici delle nostre regioni), tenutesi domenica 26 maggio scorso, sono state uno scoglio difficile per il Partito Libertario, per diversi motivi. In primo luogo, perché solo un mese prima, il 28 aprile, si sono svolte le elezioni politiche generali. In secondo luogo, perché i crescenti e duri ostacoli della legislazione elettorale spagnola ci hanno permesso di competere solo in tre circoscrizioni elettorali (Alicante, Cantabria e Cuenca), a Madrid (area molto importante) siamo stati esclusi, perché non hanno considerato valide una parte delle firme dei