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Contro il “partito unico socialista” (pus), dobbiamo resistere!

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SOCIALISMO ILLUSTRATOdi STEFANO CRIPPA

Nel 1989 pensavamo di aver vinto: il Muro di Berlino insieme all’“Impero del male” che l’aveva eretto erano crollati sotto il peso della loro “presunzione fatale” di voler creare una società utopistica e meravigliosa; negli anni ‘80 molti Paesi (Stati Uniti, Nuova Zelanda, Regno Unito e Cile) avevano attuato autentiche rivoluzioni liberali che li avevano avviati verso la giusta via del progresso; negli stessi anni, le barriere fra i vari Stati, che nel frattempo aumentavano di numero, crollavano, spostarsi era diventato più facile e l’aumento dei commerci stava strappando sempre più persone alla povertà.

Siamo stati degli ingenui, questa nostra ingenuità ci ha fatto abbassare la guardia ed il socialismo è potuto tornare sotto le più svariate forme.

Fino allo scoppio della crisi economica, il socialismo si è presentato attraverso il volto moderato delle forze socialdemocratiche e liberaldemocratiche, ma ciononostante il mondo riusciva a crescere e le forze del mercato riuscivano a sfruttare ogni crepa di libertà nel muro dello statalismo. Il mondo è riuscito ad andare avanti e gli individui sono comunque riusciti, per il tramite delle nuove tecnologie, a ritagliarsi uno spazio di autonomia.

Dopo il 2008 e l’arrivo in Europa della crisi economica, il socialismo più radicale ha avuto la sua occasione e la crescita delle forze populiste di destra e sinistra, dal Front National in Francia a Podemos in Spagna passando per Movimento 5 stelle e Lega Nord in Italia, ne è la dimostrazione. In questa Europa martoriata da una crisi economica, politica e sociale, le forze in campo come sempre sono due: da una parte le correnti del “partito unico socialista” (d’ora in poi denominato PUS) e dall’altra parte tutte quelle forze che nonostante tutto credono ancora nei valori che diedero vita alla prima repubblica americana (1776-1863).

Ora però, senza cadere nel pessimismo, dobbiamo dircelo: contro il PUS stiamo perdendo e questo sta accadendo perché non siamo più in grado di socialcomunicare il nostro messaggio di speranza nel progresso dell’umanità. C’era un sogno che era la libertà ed è giunto il momento di riaffermarlo a gran voce! La libertà di essere lasciati in pace in tutte le nostre attività economiche, religiose, intellettuali e culturali deve essere difesa dalle schiere socialiste che stanno avanzando in tutta Europa! Non possiamo permettere a personaggi come la Le Pen e i suoi alleati europei, che affermano senza mezzi termini che “la libertà deve essere organizzata dallo Stato”, di vincere. Resistere, resistere e resistere!

Resistere a una guerra di logoramento! La lotta per l’affermazione della libertà non può essere vinta facilmente e c’è bisogno di molto coraggio, perché le nostre idee non sono popolari e troppa gente ha ceduto alle lusinghe del potere. Resistere noi stessi alle lusinghe del potere! Troppo spesso i nostri leader hanno ceduto ed hanno cercato un compromesso con lo Stato governato dalle forze socialiste e questo non dovrà mai più accadere. Abbiamo bisogno di leader che siano capaci di alzare il vessillo del principio puro della libertà, senza compromessi di nessun genere, e di muovere guerra allo Stato.

Resistere allo Stato! Tutti noi dobbiamo d’ora in poi affermarlo: “Io faccio guerra allo Stato perché egli vuole costringermi ad essere quello che non sono, uno schiavo, perché egli e il più grande ladro e criminale che esiste sulla faccia della terra, Perché in qualsiasi momento egli può sequestrare la mia persona o i miei figli per portare avanti omicidi di massa e soprattutto perché egli mi toglie la cosa più importante: La libertà di esser me stesso!”.

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2 COMMENTS

  1. https://giamps78.wordpress.com/2015/12/17/parodia-contro-il-partito-unico-socialista-pus-dobbiamo-resistere/

    Ho fatto la parodia di questo articolo comparso sul blog il miglio verde, intitolato:

    CONTRO IL “PARTITO UNICO SOCIALISTA” (PUS), DOBBIAMO RESISTERE!

    Nel 1989 pensavamo di aver vinto: L’impero del male che voleva creare una società utopistica e meravigliosa era crollato.
    L’impero del bene non ha avuto questa “presunzione fatale”.

    negli anni ‘80 molti Paesi (Stati Uniti, Nuova Zelanda, Regno Unito e Cile) avevano attuato autentiche rivoluzioni liberali che ci avrebbero permesso di far man bassa dei diritti sul lavoro e di andar verso la giusta via del progresso;

    negli stessi anni, il petrol dollaro creato tramite l’accordo tra Americani e Islamici che prevedeva la difesa militare dei pozzi in cambio di acquisti di titoli di debito americani,permettevano di stampare una quantità esagerata di banconote, tramite la privatissima federal reserve e di aumentare potenzialmente all’infinito la grandezza del nostro esercito “liberale”.
    Poco importa se quei soldi sono stati dati a degli islamici che poi hanno creato l’ISIS, nel frattempo l’impero del male, quello con cui eravamo alleati nella seconda guerra mondiale contro il nazi-fascismo venne messo nella condizione di non nuocere.

    negli stessi anni, le barriere fra i vari Stati, che nel frattempo aumentavano di numero, crollavano, andare a speculare in ogni parte del mondo era diventato più facile e l’aumento dei commerci ci permetteva di derubare le risorse naturali di ogni paese.

    Grazie al capitalismo liberale e alla speculazione stavamo strappando
    sempre più persone alla povertà e consegnavamo ai governi tirannici le risorse militari necessarie a far rispettare i diritti umani.
    D’altra parte vincere contro l’impero del male era di primaria importanza.

    Siamo stati degli ingenui,
    questa nostra ingenuità ci ha fatto abbassare la guardia ed il socialismo è potuto tornare sotto le più svariate forme a causa della successiva crisi economica, scoppiata con la bolla sui mutui sub-prime e del fallimento della banca lehman brothers che aveva tentato di creare il nuovo P.U.S., la carta di credito che si rifà al Partito Socialista Unitario.

    Fino allo scoppio della crisi economica, il socialismo si è presentato attraverso il volto moderato delle forze socialdemocratiche e liberaldemocratiche, ma ciononostante il mondo riusciva a crescere e le forze del mercato riuscivano a sfruttare ogni crepa di libertà per privatizzare ogni stato e condizionarne le politiche attraverso le agenzie di rating e il rifinanziamento del debito pubblico che noi usavamo come un bankomat per prenderci interessi sicuri dai paesi che volevamo far affondare.

    In pratica li tenevamo per le p***e,i cittadini potevano votare qualsiasi cosa alle elezioni, tanto comandavamo noi lo stesso riuscendo con le lobby ad indirizzare questi pseudo politici.

    Con il WTO e gli accordi di libero scambio abbiamo abbattuto barriere e siamo riusciti con le delocalizzazioni ad aumentare il nostro profitto dando lavoro ai paesi in via di sviluppo che non avevano diritti sul lavoro e neppure leggi in materia ambientale, vendevamo ad un minor prezzo le stesse merci prodotte nei paesi sviluppati che volevamo mettere sotto pressione affinchè privatizzassero ogni cosa, e le nostre riforme liberali permettevano di togliere diritti sul lavoro perchè il mercato altrimenti portava le produzioni dove questi diritti non c’erano.

    Ma oggi tutto questo è in pericolo, i cittadini non hanno piu devozione e riconoscimento verso chi ha tentato di portarli ad uno stadio piu alto di progresso.

    In questa Europa martoriata da una crisi economica, politica e sociale, le forze in campo sono (come sempre) due: da una parte il Partito Socialista Unitario(P.U.S) capeggiato dal Front National in Francia, dalla Lega Nord in Italia e da podemos in spagna, e dall’altra tutte quelle forze che nonostante tutto quello che abbiamo combinato credono ancorra nei valori che diedero vita alla prima repubblica americana (1776-1863).

    Ora però, senza cadere nel pessimismo, dobbiamo dircelo: contro il PUS stiamo perdendo e questo sta accadendo perché non siamo più in grado di comunicare il nostro messaggio di speranza nel progresso dell’umanità.
    C’era un sogno che era la libertà ed è giunto il momento di riaffermarlo a gran voce!

    La libertà di essere lasciati in pace mentre sfruttiamo gli altri in tutte le nostre attività economiche, religiose, intellettuali e culturali deve essere difesa dalle schiere socialiste che stanno
    avanzando in tutta Europa!

    La libertà deve essere organizzata da noi!
    Non possiamo permettere ad una socialista come la Le Pen e ai suoi alleati europei, che affermano senza mezzi termini che “la libertà deve essere organizzata dallo Stato”, di vincere.
    Resistere, resistere e resistere!

    Resistere a una guerra di logoramento!
    La lotta per l’affermazione della libertà non può essere vinta facilmente e c’è bisogno di molto coraggio, perché le nostre idee non sono popolari e troppa gente ha ceduto alle lusinghe dei politici che avevammo messo al potere!

    Resistere noi stessi alle lusinghe del socialismo!
    Troppo spesso i nostri leader hanno ceduto ed hanno cercato un compromesso con le forze socialiste e questo non dovrà mai più accadere.
    Abbiamo bisogno di leader che siano capaci di alzare il vessillo del principio puro della libertà, senza compromessi di nessun genere, e di muovere guerra allo Stato.

    Facciamo vedere a questi elettori cos’è meglio che votino alle prossime elezioni, se tentano di ribellarsi come in Grecia chiuderemo loro le banche e lasceremo un tetto massimo di prelievo a 10 euro, così giornalmente dovranno mettersi in coda e subire l’umiliazione pubblica e internazionale.

    Resistere allo Stato!
    Tutti noi dobbiamo d’ora in poi affermarlo: “Io faccio guerra allo Stato perché egli non vuole costringere i cittadini a prendere coscienza di quello che sono, degli inutili schiavi.

    Lo stato protegge i più grandi ladri e criminali che esistono sulla faccia della terra e se i socialisti uniti vanno al governo si accorgono che quei ladri siamo noi.

    Perché in qualsiasi momento egli potrebbe sequestrare famiglie e portare avanti omicidi di massa ed invece preferisce accontentarsi di poco.

    E soprattutto perché egli ci toglie la cosa più importante: La libertà di esser noi stessi a fregare gli altri!”.

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