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Proprietà e diritto d’autore nel segno di John Locke

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di RICHARD A. EPSTEIN* Il dibattito contemporaneo cerca quindi di porre la libertà in antitesi alla proprietà, e quindi dissolvere i nessi che li legano nel pensiero comune. Io credo che questo tentativo di rompere la tradizionale alleanza debba essere rifiutato, ma con argomentazioni che chiamino in causa la teoria del valore-lavoro in Locke. In questo contesto, il lavoro rappresenta una forma di libertà perché è un tipo di condotta individuale che tende a stabilire un certo legame fra un particolare individuo e talune particolari risorse, tangibili o intangibili. Per cogliere la natura delle tensioni che sorgono nel momento in cui si applica questa concezione al copyright, è necessario capire come essa funzioni in relazione alle forme ordinarie di proprietà. Di conseguenza, va analizzata la tensione fra libertà e proprietà nella tradizione giusnaturalistica di Locke, il quale, si noti, ha avuto poco o nulla da dire sulla proprietà intellettuale in sé. Una volta s
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