di ENZO TRENTIN
Un emigrato veneto in Svizzera nella seconda metà dell''800 ha scritto: «La cosa più importante che ho imparato [...] è che, per rigenerare un Paese, non bisogna fidarsi di una sola classe. C'è il pericolo di essere tagliati fuori, di finire come esuli anche nel proprio Paese...»
Queste parole ci sono saltate all'occhio insieme alla descrizione dei “reclutatori” stilata da Deliso Villa in «Storia Dimenticata» - Edizione a cura dell'Ente "Vicentini nel Mondo" (presso C.C.I.A.A. di Vicenza). Ne riportiamo alcuni brani che riteniamo interessanti per i nostri lettori, ma anche come premessa alla notizia che andremo a riportare e commentare successivamente, perché è la storia di milioni di persone costrette a vivere, anche oggi, tra soprusi e desolazione come esuli nella propria patria:
«Il Paese attraversa una difficile fase di assestamento. Dopo l'unificazione, infatti, tutto il risparmio è stato rastrellato per finanziare le strutture dello Stato: