di FABRIZIO DAL COL
Fine dei giochi. L’Italia è alla deriva, ma lor signori ancora si ostinano a voler curare un “malato terminale” con l’aspirina. Insistono a parlare di riforme strutturali, di voler cambiare il paese, di modernizzarlo, di cancellare la burocrazia, ma lo vogliono fare “manu militari” ovvero attraverso risorse finanziarie prelevate forzosamente dai risparmi dei cittadini. Anche questo governo, come i precedenti, ora vuole mettere le mani nella Cassa depositi e prestiti, ovvero in quei risparmi degli italiani che sono depositati presso le Poste. Quindi, se le volontà politiche si dimostreranno essere queste, per logica conseguenza significa che le ultime risorse finanziarie degli italiani saranno destinate a finire nel pozzo di “San Patrizio”, che non è certamente quella espressione che indica una riserva misteriosa e sconfinata di ricchezze, bensì la necessità di continuare a mantenere l’assistenzialismo straccione di cui non si vede mai