Roosvelt fu un centralista assurdo, non serve un “new deal” per il veneto

di PAOLO L. BERNARDINI Vi sono, nella storia, miti duri a morire. Il compito degli storici è da sempre la revisione, ovvero una nuova e più autentica interpretazione del passato. Un mito storico è pernicioso nella misura in cui si cerca di utilizzarlo come ideale per il presente. Massimiliano Melilli, ad esempio, ha auspicato un “New Deal” per il Veneto, sul modello di quello di F. D. Roosevelt. Ma ignora tutto il processo di riconsiderazione, in negativo, dell’opera di FDR e del “New Deal”, compiuta da storici americani come Thomas Woods , John T. Flinn, e soprattutto Jim Powell (FDR’s Folly, New York, 2003). Melilli non è uno storico e quindi può anche permettersi di ignorare la storiografia. Se quello che propone è un nuovo “New Deal”, ebbene tale nuovissimo “deal” sarebbe quanto mai pernicioso non solo per il Veneto, ma per tutta l’Italia. Quel che Roosevelt fece fu di aumentare in numero spropositato gli impieghi pubblici, a tutto detrimento del s