di GIANLUCA MARCHI
Mentre scrivo queste note non è ancora mattina e dalla Scozia giunge chiaro il segnale che il No ha vinto sul Si nel referendum per l'Indipendenza (e diamo atto ai nostri Leonardo Facco e Luca Fusari di avere fatto un lavoro straordinario in questi giorni e in queste ore: sono stati fondamentali per accreditare questo piccolo sito come punto di riferimento nei confronti di chi vuol parlare seriamente di indipendentismo). [qui tutta la giornata] [qui tutti i dati a urne chiuse]
Dunque la maggioranza degli scozzesi dice No all'indipendenza dal Regno Unito, anche in maniera più netta rispetto alle indicazioni dei sondaggi degli ultimi giorni prima del voto. E ciò avviene dopo una straordinaria prova di democrazia da parte di tutti i protagonisti in scena, con una affluenza record fra gli aventi diritto al voto e nessun tipo d incidente o di isterismo particolare, con i sostenitori dell'uno e dell'altro fronte che si sono ritrovati a bere e mangiare insiem
Gli scozzesi sono stati liberi di esprimersi.
Penso che queste consultazioni non siano state truccate o addomesticate.
Per il momento, quindi, è un argomento accantonato.
Ma sono sicuro che , col tempo e in seguito a ulteriori disastri che si materializzeranno, se ne riparlerà.
Non c’è dubbio che, intanto, il governo centrale inglese dovrà mollare molto le briglie al cavallo scozzese.
Questo è già un risultato.
I catalani saranno liberi di esprimersi?
Lo saranno i veneti?
Siccome in spagna e in italia c’è troppa democrazia e poca libertà, certamente meno libertà che in Inghilterra, temo proprio che non sarà facile tenere queste consultazioni.
Se ci saranno, in italia saranno una farsa.
In spagna, poco meno.