Quando un anno lascia spazio a quello successivo, si alternano gli articoli che fanno un bilancio dei dodici mesi appena trascorsi e quelli che indicano cosa andrebbe fatto nei dodici successivi. Su Milano Finanza, Roberto Sommella indica, tra le altre cose, ciĆ² che ritiene andrebbe fatto per ridurre la spesa pubblica.
Per lo piĆ¹ cose giĆ note, come la riduzione delle stazioni appaltanti, la chiusura di migliaia di societĆ partecipate da enti pubblici e lāapplicazione dei costi standard. Sommella (come altri), aggiunge anche il ātaglio delle agevolazioni fiscali, che oggi valgono 250 miliardi.ā
Credo sia opportuno ricordare che, ancorchĆ© le agevolazioni fiscali siano definite ātax expendituresā, riducendo il gettito potenziale della tassazione, una loro riduzione corrisponde a un aumento delle tasse per chi ne usufruiva.
A mio parere sarebbe ovviamente meglio una tassazione ridotta il piĆ¹ possibile e senza incentivi e agevolazioni varie, ma Sommella non parla di ridurre anche le aliquote. Quindi sotto il nome di tagli di spesa si otterrebbe un aumento delle tasse.
Questa ĆØ gente che dovrebbe leggersi il programma di “Forza Evasori”.
Ed imparare.
concordo
Concordo ed il confronto ĆØ facile con la tassazione svizzera. Da noi le istruzioni per le dichiarazioni dei redditi sono migliaia di pagine, spesso incomprensibili con continui rimandi a norme. Il motivo dell’enciclopedica istruzione sono spesso le moltissime eccezioni, detrazioni, norme agevolative spesso frutto di amicizie, bustarelle e favori del passato a qualche ministro o governo con il solo risultato di rendere ormai impraticabile la tassazione in Italia. Si dovrebbe sfoltire tutto e lasciare solo agevolazioni per 1 casa e figli e come detto nell’articolo con una riduzione della tassazione. In realtĆ il solo fine dell’operazione ĆØ quello di aumentare il gettito nascondendo l’aumento della tassazione adducendo l’invarianza delle aliquote, in perfetto stile renziano.