di REDAZIONE
Durante l'udienza del processo tenutosi a Brescia lo scorso 17 marzo, oltre alle arringhe degli avvocati, c'è stata anche la possibilità di rilasciare delle dichiarazioni spontanee di fronte al giudice. Flavio Contin, Patrizia Badii e Tiziano Lanza hanno approfittato della possibilità di farlo ed hanno preso la parola in aula, leggendo i loro testi.
FLAVIO CONTIN: Signori di questo Tribunale, Io Flavio Contin, imputato in questo procedimento, mi sia consentito di esprimere il mio pensiero da Veneto Patriota (scevro da incrostazioni ideologiche di partito, peraltro create al solo scopo di dividere i popoli d’Italia), a meno che l’autodefinirsi tale non significhi, per questo Consesso, essere tacciato comesovversivo e anti-italiano. Questa mia dichiarazione spontanea vuole essere innanzitutto un atto di amicizia e lealtà nei confronti dei miei coimputati, non solo Veneti, ma soprattutto i rappresentanti dei popoli amici facenti parte dell’ALLEANZA DEI POPO
Commemorano tutto tranne la loro arroganza quotidiana.
E’ di oggi la notizia della commemorazione dei caduti (morti) per mafia (noi veneti c’entriamo per caso?) ma non parlano mai dell’OLOCAUSTO riservato in particolare a noi VENETI.
Tutta la storia sembra un romanzo scritto da un Diaboliko.
Da vergognarsi di essere italiani.
Beh, poi su raistoria non finiscono mai di raccontare solo quella dell’impero predatore e guerrafondaio, mentre omettono quella della Serenissima Repubblica Veneta.
E’ una vergogna.
Pero’ noi non abbiamo potere e sebbene ci siano accordi internazionali che ci riguardano: chi se ne frega..?
Salam
PS:
Buona fortuna cari SERENISSIMI.