di ALESSANDRO MORANDINI
Le elezioni regionali di settembre in Veneto sono l’evento politico che ha portato non pochi ex indipendentisti veneti a riunirsi in un partito e a chiamarlo Partito dei Veneti. In parte si tratta di persone che anni fa si sono spese, perlopiù senza apprezzabili risultati, in prima persona nella lotta indipendentista; in parte di persone che appaiono molto più interessate ad occupare uffici pubblici italiani, usando lo strumento che ritengono essere il migliore per realizzare i lori personalissimi scopi (ma non ci si deve dimenticare che, in ogni essere umano, le motivazioni “egoistiche” e quelle di cui si esibisce il valore pubblico possono confondersi, anche agli occhi degli stessi soggetti agenti, perché queste ultime possiedono una qualità che alle prime manca e che in politica è indispensabile: l’apprezzamento sociale).
Oltre a questa offerta si devono ricordare gli indipendentisti che osservano con un certo scetticismo o con maturo disin