di FABRIZIO DAL COL
Sembrano passati più di cinquant’anni da quando la Lega attirava le folle del movimento sul prato di Pontida e a Venezia, e invece è trascorso appena qualche anno. Oggi, alla luce dei continui ribaltoni interni, e delle diaspore consumate a causa delle questioni giudiziarie, non c’è più traccia di quella Lega. Così le faraoniche kermesse sul prato di Pontida e sulla laguna di Venezia in poco tempo hanno assunto una valenza quasi insignificante, tanto che si sono trasformate in semplici feste di rito tradizionale.
la Lega di oggi sembra essere diventata il più classico dei partiti ‘romani’: l’ex segretario federale Roberto Maroni, già due volte ministro dell’Interno e una volta del Lavoro, diventato anche presidente della Regione Lombardia, ha “de plano” completamente dimenticato l’impegno preso sul referendum per l’indipendenza. Il suo ‘collega’ Luca Zaia invece, è stato meno ‘bravo’ : anch’egli è blasonato per gli i
A sentire la Lega mi viene sempre in mente la storia del Dottor Jeckil e Mister Hide, mi pare di vedere due personalità opposte convivere nel medesimo corpo, una volta parla una , il giorno dopo viene smentita dall’altra.
Salvini ha detto che non si può pensare all’indipendenza se le aziende chiudono. Non gli passa per la mente che le aziende chiudono proprio perché non siamo ancora indipendenti?
“Salvini ha detto che non si può pensare all’indipendenza…
le aziende chiudono proprio perché non siamo ancora indipendenti?”
Queste cose le sa chi ha lavorato almeno un paio di mesi in vita propria…
Radiografia della Lega perfetta ed altrettanto precise sono le contraddizioni forti che caratterizzano il nuovo corso. Sabato pomeriggio, come spettatore e come indipendentista, sono andato a vedere la manifestazione. Faceva un po’ impressione sentire voci, dai ranghi leghisti, che inneggiavano alla secessione e, in parallelo, vedere sfilare i signori di casa Pound che inneggiavano all’italia “nazione” da Bolzano alla Sicilia. E’ stato invece molto interessante avere la conferma dello stato psicologico bipolare del sig. Borghezio Mario eletto alle ultime elezioni europee con il sostegno, nel Lazio, di Casa Pound. Come piemontese, questa macchietta, anzi macchiona viste le dimensioni, si è dimenticato di indipendenza della Padania ed oggi parla della necessità di difendere i “confini della Patria” identificati in quelli dello stato italiota e no di quelli della Padania o, almeno, di casa sua: il Piemonte. Che vergogna !!!
Concordo con l’analisi, purtroppo… ora però diventa ancora più STRATEGICO trovare un percorso comune tra tutte le sigle indipendentiste ciò che credo sfugga alla lega è che questo sarà il modo migliore per perdere alle prossime regionali e se il PD conquista il Veneto, bye bye indipendente…
Davvero la lega ha cambiato pelle?
A me sembra il solito, vecchio lupo marpione: spelacchiato – gli anni passano anche per lui…
Ma con i vizi di sempre.