di GIANLUCA MARCHI
Non sono un esperto di economia, ma ormai trentacinque anni di peripatetismo giornalistico mi hanno, diciamo così, allenato a far di conto. Aggiungendo poi un pizzico di buon senso, non si fa fatica a capire lo stato del'arte di un paese. E tuttavia se vi capita di ascoltare le frotte di economisti, o presunti tali, che si affollano nei programmi televisivi (ne vedo sempre meno e quindi mi tengo lontano da questa panna montana abbastanza rancida), vi troverete spiattellate le più diverse e contraddittorie ricette che dovrebbero compiere il miracolo di salvare l'Italia, uno stato tecnicamente fallito, checché ne pensino i palloni gonfiati della politica e anche gran parte degli italiani stessi, che non perdono mai occasione di gonfiarsi come tacchini se qualcuno mette in dubbio la solvibilità del loro paese, anche se sanno di avere le pezze al culo.
C'è solo qualcuno di questi economisti che parla con chiarezza, dice le cose come stanno, parla cioè un
Ottimo articolo ed ottimi argomenti da utilizzare nelle discussioni.
Sarebbe possibile avere dei dati in merito alla spesa pubblica in aumento solo in Francia ed Italia? Sbattere in faccia a certa gente dati ufficiali è sempre utile.
Condivido le puntuali argomentazioni di Gianluca. Potrei aggiungere, come a suo tempo teorizzo’ Guglielmo Piombini che é in corso una vera lotta di classe, non di certo fra capitale e lavoro come vuole far credere quel vecchio arnese della Camusso, ma fra chi lavora e paga le tasse e chi vive spendendo il frutto del lavoro altrui confiscato attraverso le imposte. Questa lotta la stanno vincendo , purtroppo, coloro che spendono il frutto del lavoro altrui e non saranno certe le chiacchere di Renzi a fermarli , ammesso , ma non concesso che il Renzi sia dalla parte dei produttori..
Giusto il richiamo alla Francia, che forse sta addirittura peggio di noi, anche se questo non ci deve consolare.In Francia l’oppressione burocratica é veramente vessatoria e schizofrenica:. ci sono ben 5.200.000 statali( su una popolazione di 65 milioni) sempre in continuo aumento contro i 3.400.000 in Italia((60 milioni) in leggero calo negli ultimi anni.In Italia é spropositato il numeri degli eletti e il loro costo rispetto alla Francia, che comunque vanta la bellezza di 36 mila comuni(il 95% sotto i 5000 abitanti) contro gli 8000 dell’Italia.
Sulla Francia ci sarebbe tanto da aggiungere, ma al momento mi fermo qui
Analisi perfetta