di MARCO MARIA LUCIANI*
Nel nordafrica martoriato dal califfato islamico e dalla lotta al terrorismo islamico nascono anche movimenti territoriali e identitari. E’ il caso della Cabilia – gruppo etnico berbero situati a nord dell’algeria – essi rappresentano la più grande popolazione di lingua berbera dell’Algeria e il secondo gruppo più numeroso nel continente africano.
Nonostante il loro grande impegno durante la guerra di indipendenza contro i francesi – in Cabilia si formarono i quadri della resistenza – la nuova classe dirigente algerina venne plasmata sopratutto nei paesi arabi limitrofi influenzati dalla ideologia vicina al panarabismo di Gamal Abd el-Nasser. I cabili vennero dunque privati della loro identità linguista e identitaria e progressivamente arabizzati. Ne conseguì la totale esclusione della lingua berbera nella costituzione algerina redatta nel 1963.
I cabili nonostante la politica di repressione e arabizzazione – i berberi che ancora par