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Contro lo stato e il terrorista, evviva la possibilità di discriminare

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obama g20di MAURO GARGAGLIONE

Un imprenditore, in una società libera, potrebbe fare la sua parte nel combattere una cultura che non condivide e che ritiene una minaccia. Potrebbe dire: “Io non assumo islamici”. Non sto dicendo che sarebbe un contributo utile alla lotta al fanatismo, non mi interessa adesso ragionare su questo, sto dicendo che potrebbe liberamente ritenere che sia giusto comportarsi così.

Una persona, in una società libera, potrebbe dire: “Non desidero aiutare economicamente e solidarizzare con gli islamici perché non li ritengo amici, se trovano chi gli dà un lavoro, un salario e una casa, buon per loro, altrimenti se ne vadano a cercare queste cose dove gliele offrono”.

Invece in una società democraticamente statalizzata, coloro che ritengono queste considerazioni eticamente sbagliate, riescono a far approvare leggi coercitive che condannano quell’imprenditore se si azzarda a discriminare e impongono ai contribuenti a pagare tasse che andranno (anche) in alloggi e sussidi indipendentemente dalla loro volontà.

Poi succede il disastro e le stesse opinioni pubbliche terrorizzate accusano lo Stato di non prevenire gli orrori a cui stiamo assistendo. Ma siccome lo Stato non può logicamente prevenire le devianze di milioni di persone che ha attirato col miraggio di sussidi e welfare, e lo ha fatto per accondiscendere le anime belle che rappresentano un interessantissimo bacino elettorale, tutto ciò che può fare è bombardare a tappeto a migliaia di km di distanza. Questi bombardamenti però non risolvono il problema, servono unicamente a non perdere il bacino di voti, altrettanto interessante, di chi esige sangue e vendetta.

Io penso che l’unica possibilità di affrontare il problema sia garantire la libertà di discriminare perché la cultura dell’inclusione imposta genera odio, vendetta, attentati e bombardamenti a tappeto. La cultura dell’inclusione, dell’accoglienza e della solidarietà, quando ha il sigillo dell’obbligatorietà di legge, è una pericolosissima idiozia.

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1 COMMENT

  1. I regali che lo stato fa a tutti gli immigrati, clandestini in particolare, produce ingratitudine e odio.
    Per la semplice ragione che questa munificenza non potrà mai esser contraccambiata.
    Si crea un obbligo a ripagare che non sarà risolto, ma creerà frustrazione, odio, invidia, prepotenza.
    Quale miglior concime per il terrorismo islamico?

    Io descrivo semplicemente una reazione psicologica umana , molto ben nota.

    E’ sempre un rischio far del bene.
    Ci si può creare dei nemici mortali.

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