di LEONARDO FACCO
Se vi entusiasmano liberali come Angelo Panebianco, allora vi consiglio di non leggere il mio Elogio dell’antipolitica (Rubbettino), uscito ormai 5 anni fa. Panebianco è uno strenuo difensore dello status quo, ovvero della democrazia parassitaria che garantisce prebende, sprechi, truffe, nel nome del popolo italiano rappresentato da degli illuminati castaioli eletti a maggioranza (qui il suo ultimo editoriale).
Benché Panebianco abbia finalmente compreso, a differenza di molti altri suoi colleghi, che il Movimento 5 stelle nulla c'entra con l'antipolitica, non disdegna di difendere lo status élitario di deputati e senatori. Scrive: "È il rapporto di rappresentanza che rende necessarie quelle guarentigie (inaccettabili «privilegi» per gli esponenti dell’antipolitica), che vanno dall’immunità parlamentare (del tempo che fu) alla disponibilità di risorse economiche necessarie a svolgere i compiti di rappresentanza".
Bruno Leoni si chiedeva: “
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