di MATTEO CORSINI
I governanti del cambiamento, a cominciare dai due vice presidenti del Consiglio, vanno ripetendo fino alla nausea che i provvedimenti assunti dal loro esecutivo daranno una spinta alla crescita del Paese. Sottinteso una spinta verso l’alto, anche se è lecito avere dubbi e supporre che possa trattarsi di una spinta verso il basso.
Per esempio Luigi Di Maio, contando evidentemente sul fatto che ci sia chi gli crede (e pare che, ancorché stiano calando, siano ancora in parecchi a farlo), ha affermato:
“La verità è che l'Italia non solo regge ed è forte, ma anche che i provvedimenti adottati da un anno a questa parte e i prossimi che adotteremo spingeranno di nuovo la crescita del Paese. La formula è meno tasse, più consumi, più economia reale, meno fantasmi. Pensiamo alle cose concrete e remiamo tutti nella stessa direzione”!
Il problema, come non mi stancherò mai di ripetere, è che in Italia il costo del debito è superiore alla ragionevol