di PAOLO L. BERNARDINI
Il libro di Carlo Lottieri, amabilmente prefato da Luigi Marco Bassani, merita di essere letto e meditato per diversi motivi. Pubblicato a fine luglio 2020 come numero 144 della storica collana “Oche del Campidoglio”, presso Liberilibri di Macerata – la creatura di Aldo Canovari che da decenni aiuta il pubblico italiano a capire che esistono vie di fuga dall’aria irrespirabile dello statalismo nostrano – mostra bene come la prospettiva liberale-classica, se non libertaria, sia ormai inevitabilmente legata a quella separatistica. Non è una conclusione scontata: ed è proprio la possibile deriva statalistica, socialistica, di nuove entità territoriali che ha tenuto finora lontani dall’indipendentismo molti liberali italiani (anche se mi domando come si possa andar peggio di ora: ma il Venezuela è peggio, ma la Corea del Nord è peggio…), liberali che – bontà loro – credono ancora che il progetto statuale nato nel 1861 possa rimanere tale
Mettere la chiave nel cruscotto significa finanziare la diffusione delle idee. Non so chi possa essere questo qualcuno.
Al punto in cui siamo potrebbero bastare poche scintille