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Appello agli indipendentisti: alzate la testa, se non ora quando?

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di PAOLO L. BERNARDINI Dinanzi alla farsa tragica, o tragedia farsesca, che si sta consumando dopo la caduta del 65° governo dell’Italia repubblicana, rivolgo un ennesimo appello agli indipendentisti veneti, e non solo veneti: ai sardi, ai siciliani, ai lombardi, ai toscani, e tutti quelli che ci sono, dove sono. Per farlo – e non sono certo io il primo a servirmene – prendo in prestito il titolo del fortunato romanzo di Primo Levi del 1982. Il romanzo narra di circostanze tragiche nella seconda guerra mondiale, e di un disperato drappello di eroi, forse sì forse no, che cerca di prendere in mano la situazione, e, sia giusta o sbagliata la causa (per loro, ovviamente, era quella giusta) combatte. Non è che siamo tanti lontani da quei momenti tragici. Se non cronologicamente, di fatto. I giovani emigrano, l’economia va malissimo, l’Italia è in stagnazione, le imprese languono, la gente non ha più entusiasmo né voglia di vivere. Si vive in calma piatta, “dead c
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3 COMMENTS

  1. L’ho pensato e scritto proprio qualche giorno fa…ORA O MAI PIÙ… la salvezza dei Veneti è la diffusione della nostra eroica e affascinante cultura, della nostra lingua e del nostro glorioso passato.
    Nessuno ne sa nulla, io stesso ammetto la mia ignoranza che ho perpretato per anni, considerando gli indipendentisti un manipolo di propagandisti , poi ho iniziato a leggere e a documentarmi e ne sono stato completamente affascinato, in primis combattiamo per togliere il simbolo del Leone di San Marco alla propaganda Leghista! Il Leone è il simbolo storico di tutti i Veneti ed è stato mercificato impropriamente da questi quattro farabbutti, ci hanno rubato la bandiera è ora di andarcela a riprendere, poi non inneggiamo a carri di lettame e forconi, passeremmo come i soliti contadini che disturbano i lavoratori e le persone che ignorano la nostra fede, non innalZiamo muri e trincee, i Veneti da sempre hanno costruito la loro ricchezza con scambi, commercio e porte aperte a qualsiasi ora del giorno e della notte, non fondiamo la nostra guerra sul razzismo, i Veneti hanno i campi e le fabbriche piene di uomini e donne che lavorano, pagano le tasse a questo stato italiano ladro, pagano i mutui a queste banche ladre e mandano i figli in queste scuole false, divulghiamo la nostra cultura parliamone con più persone possibili, usciamo tutti dall’ignoranza nella quale ci hanno tenuto per decenni, parliamo a tutti dello STATO DEL VENETO!!!

    • Si possono fare tante coae utili, tante ne sono state fatte; ma, prima onpoi, bisognera’ prendere in considerazione l indispensabile. E, se lo scopo e’ l indipendenza, quindi la secessione, quindi la disintegrazione dello stato italiano, l indiapensabile e’ la guerra tra il monopolio della viokenza dello stato italiano e la forza non violenta del popolo veneto. Tutto cio’ che appare utile (partiti veneti, elezioni, percentuali, seggi, alleanze etc.) senza l indispensabile non serve.

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