RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Ieri è accaduto un fatto straordinario e inaspettato.
No, non sto parlando della bocciatura, da parte della Corte Costituzionale italiana, della legge 16 del Veneto, quella che prevedeva l'indizione del referendum consultivo sull'indipendenza: bocciatura regolarmente avvenuta, come da pronostici pressoché unanimi.
E non sto parlando nemmeno della parziale bocciatura, altrettanto già pronosticata, dell'altra legge referendaria veneta, la numero 15 del 2014, nella parte in cui prevedeva l'indizione di una consultazione sull'autonomia tributaria e sull'attribuzione di uno statuto speciale per la Regione marciana.
Il fatto straordinario e, questo sì, inaspettato, cui mi riferisco, è l'ammissione di costituzionalità che la stessa suprema Corte ha stabilito, con preciso riferimento al primo dei cinque quesiti previsti dalla citata legge 15. La sentenza 118 dei giudici costituzionali ha infatti dichiarato non fondata l'eccezione, sollevata a fine agosto
Mah, l’opportunità in senso di acqua calda. Leventuale referendum non può essere su ordinamento speciale. Quindi…no schei…nulla di nuovo sotto il ponte…
Bene. ma si tratta sempre di un referendum consultivo non vincolante