giovedì, Marzo 28, 2024
8.1 C
Milano

Fondatori: Gilberto Oneto, Leonardo Facco, Gianluca Marchi

Covid: letalità con cure domiciliari? 0,2%. Letalità con protocollo Speranza? 3,8%!

Da leggere

di MARCO COSENTINO

La ricerca è stata realizzata invitando i medici che hanno curato le persone con COVID-19 nel periodo da novembre 2020 a marzo 2021 compresi (dunque, durante la “seconda ondata”) a fornire alcune informazioni sul quadro clinico, le terapie attuate e gli esiti dei pazienti che hanno assistito. I dati sono stati forniti in forma anonima e sono stati elaborati in modo da consentire di descrivere le caratteristiche dei pazienti, le terapie farmacologiche attuate nelle diverse fasi della malattia e i risultati ottenuti in termini di guarigione, a domicilio o in ospedale, o meno.

Le nostre conclusioni: Questo è il primo studio che descrive atteggiamenti e comportamenti dei medici che si prendono cura dei pazienti ambulatoriali COVID-19 e l’efficacia e la sicurezza del trattamento precoce del COVID-19 nel mondo reale. La letalità COVID-19 nella nostra coorte di 392 soggetti è stata dello 0,2%, mentre la letalità complessiva COVID-19 in Italia nello stesso periodo è stata compresa tra il 3% e il 3,8%. L’uso dei singoli farmaci e delle combinazioni di farmaci descritti in questo studio appare quindi efficace e sicuro, come indicato dalle poche e lievi reazioni avverse segnalate. Queste evidenze andrebbero attentamente considerate dai medici che si prendono cura dei pazienti COVID-19 così come dai decisori politici che gestiscono l’attuale crisi globale”.

Il manoscritto che descrive il nostro studio è stato messo immediatamente a disposizione di tutti gli interessati su medrXiv, la principale piattaforma ad accesso libero dedicata agli studi clinici, e al tempo stesso, è stato proposto a una rivista internazionale per la pubblicazione, previa revisione tra pari. Quest’ultimo passaggio richiede usualmente un tempo variabile da qualche settimana a qualche mese, nel frattempo tuttavia il nostro lavoro può essere esaminato da chiunque e anche pubblicamente commentato. Il termine “pre-print” indica manoscritti non ancora pubblicati in rivista, e quindi per definizione non ancora sottoposti a formale valutazione tra pari. La commentabilità pubblica garantita dalla piattaforma è peraltro a tutti gli effetti una forma di revisione aperta e trasparente che spesso consente di raccogliere osservazioni e critiche utili.

NOTE

Il manoscritto: CLICCA QUI.
Il sito web di IppocrateOrg.
L’intervista di Francesco Servadio, QUI.

Correlati

1 COMMENT

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Articoli recenti