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Dati del viminale: stranieri che stuprano il 700% in più degli autoctoni

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Gentile direttore, si dibatte spesso in questo periodo sui numerosi casi di stupro, soprattutto dopo il tragico evento gravissimo e violento che ha visto vittima una coppia di polacchi a Rimini. Il dibattito sfocia spesso sulla maggior colpevolezza di stranieri e qui partono le dichiarazioni faziose di una parte e dall’altra della nostra politica.

Banalmente chi è di destra dice che i più delinquenti sono immigrati o profughi o clandestini e chi è di sinistra dice che siamo tutti uguali e giustamente che anche gli italiani commettono ogni genere di reato, stupri compresi. Entrambe sono sensazioni o percezioni, ma a me piace vedere i numeri.

Sarebbe sufficiente analizzare la popolazione carceraria per comprendere che il pendolo è orientato bruscamente da una sola parte…ma torniamo agli stupri e davanti alla matematica cerchiamo di essere umili e rispettosi.

Dai dati del Viminale solo nei primi sette mesi di quest’anno sono stati segnalati 2438 stupri e denunciati 1534 italiani e 904 stranieri. Ammettiamo che nel nostro paese vivano 60 milioni di italiani e 5 di stranieri. Cosa sta a significare? E’ presto detto: che gli italiani commettono 1 stupro ogni 39113 abitanti e gli stranieri 1 ogni 5530. Questo, tradotto, dimostra che gli stranieri (e sulle etnie ci sarebbe da fare una ulteriore analisi, ndr) in Italia commettono questo reato 7 volte di più. Il 700%, non è una piccola differenza.

Con tutta la comprensione e la tolleranza possibile, possiamo accettare che furti e scippi o spaccio siano più alti tra stranieri che non hanno un lavoro e debbono mangiare, ma che a questi sia consentito di commettere violenze carnali 7 volte più dei residenti italiani, questo no. Questo sta a dimostrare che per costoro è una sottocultura da Medioevo, che pone la donna diversi gradini più in basso del loro ego e della loro arroganza violenta. Tutto qui. Non ascoltiamo le esternazioni politiche, ma analizziamo i numeri.

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4 COMMENTS

  1. Si ululate ovviamente solo per gli stupri commessi da migranti, delle vittime non vi frega ,ovviamente gli italiani non stuprano,ma che razza di dati?,?ma i femminicidi non li contate??ah se un italiano stupra non è per sottocultura, ma vaff

  2. Si ululate ovviamente solo per gli stupri commessi da migranti, delle vittime non vi frega ,ovviamente gli italiani non stuprano

  3. Lo stupro è solo uno dei reati possibili…..vado a memoria m mi pare che il 40% dei detenuti nelle carceri italiane siano extracomunitari e questo in un paese in cui il 90% dei reati non viene denunciato, in cui i giudici scarcerano chiunque specie se in possesso di passaporto straniero, in cui amnistie e condoni abbondano e si ripetono, in cui molti reati sono stati depenalizzati (e le sanzioni pecuniarie alyternative introdotte non vengono mai pagate dagli stranieri….) Considerato che il rimanente 60% di detenuti non è in gran parte padano (non basta la nascita o la residenza in Padania per diventare padani….) si può tranquillamente affermare che se fossimo già indipendenti, con le giuste rigide leggi sull’immigrazione, controlli alle frontiere e polizia efficiente, in Padania si potrebbe tornare a lasciare le porte aperte in casa e tutte le aziende di allarmi fallirebbero.

  4. L’uso della matematica non dovrebbe indurre a semplificare troppo le cose. Visto che in genere a violentare altre persone sono – possiamo dire: esclusivamente? – maschi, il calcolo dovrebbe essere fatto considerando solo il rapporto fra maschi “italiani” (ca. 26.800.000) e maschi stranieri (ca. 2.400.000) (Dati ISTAT 2014). Il risultato – comunque – non cambia: il rapporto “scende” al 650%.
    D’accordo anche sull’opportunità di tener conto dei Paesi d’origine, poiché credo – stando alle cronache – che i cinesi siano molto meno coinvolti in questo genere di criminalità, mentre i nordafricani siano, in proporzione, molto piú “presenti” della media.

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