di MATTEO CORSINI
La quantità di assurdità che può dover affrontare chi si trova ad avere a che fare con lo Stato sembra essere senza limiti. Un paio di casi sui quali mi è capitato di imbattermi sfogliando i giornali di recente.
Il primo riguarda il codice della strada, che vieta di applicare per conto terzi a titolo oneroso pellicole pubblicitarie sulle carrozzerie delle automobili, con tanto di sanzione pari a 430 euro per i trasgressori. Di fatto si vuole impedire che un automobilista, in cambio di denaro con cui ridurre o azzerare i costi dell’auto, faccia pubblicità per conto di soggetti terzi. Pare che questa disposizione, che risale al 1992, sia stata ridicolmente giustificata con l’intenzione di ridurre le distrazioni degli automobilisti alla guida.
Sta di fatto che il divieto è previsto solo per la pubblicità a favore di terzi a titolo oneroso, mentre in conto proprio non vi sarebbe alcuna limitazione. Lo spirito profondamente ostile al diritto di propriet